Accademia Kremmerziana Napoletana http://www.accademiakremmerziana.it
NO COMMENT N. R. Ottaviano in una lettera diretta «agli amici del Commentarium», criticando il Kremmerz per essere andato incontro agli inferi volgarizzando le dottrine magiche per renderle accessibili alla loro mentalità, si esprime, fra l’altro, così: «Ora dovrei dire io quello che so sulla Gnosi e sull’Iniziazione e questo poco di schiarimento mi dispiace di non poterlo distribuire ai poveri che non lo sanno... Divido il mondo in volgo e sapienti: i sapienti di questo poco se ne servono per difendersi dal volgo che i miei antenati simboleggiavano nel cane e lo dipingevano alla catena sul vestibolo della Domus familiae. Questa sapienza di cui mi interesso io è il patrimonio di pochi per il governo degli inferi; perciò il Mago, e non il Mago che diventa il servitore gratuito dei curiosi e degli oziosi... Su tale argomento sono perfettamente in disaccordo col Kremmerz al quale mi uniscono affetti e comunità di studi e il Kremmerz ne ha constatato l’errore con le pene sofferte e i fastidi procuratisi...» Certo se il Kremmerz si fosse isolato, determinando realizzazioni per suo personale vantaggio ed estraniandosi dal mondo profano per il sacro egoistico personale ascenso, avrebbe evitato quelle noie e quei dispiaceri a cui volontariamente andò incontro, ma noi lo avremmo ignorato come ignoriamo chi sia Ottaviano, chi sia Lebano e a noi sconosciuta sarebbe rimasta la via che coi suoi insegnamenti il Kremmerz si è degnato di additarci, guidandoci benevolmente nei primi incerti passi dell’aspro sentiero. Perciò a lui si volge il nostro pensiero memore e grato come all’Unico Iniziatore che, volgarizzando la Sublime Dottrina, a prezzo del suo sacrificio, nelle zolle della nostra mentalità avida di luce, assetata di verità, gettò a larga mano il buon seme acciocché fruttificasse e ci tese caritatevolmente la mano per sottrarci all’inferno della materia in cui eravamo impantanati. A. A. 72 mercurio |