Accademia Kremmerziana Napoletana

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AFORISMI

«Talvolta domandava a uno dei magi "Mi sarà dato un giorno respirare la rosa di Iside e vedere la luce di Osiride" E gli veniva risposto "Ciò non dipende da noi, perrocché la verità non si dona, ma si trova in se stessi oppure non si trova. Non a noi è dato fare di te un adepto: devi divenirlo da te. Il loto germoglia sotto il fiume molto tempo prima di schiudersi; non affrettare lo sbocciare del fiore divino, poiché se questo deve avvenire, a suo tempo avverrà. Lavora e prega». (Da un rituale antico egizio)

«Come ogni sforzo umano, l’iniziazione ha le sue fasi di umiltà e di orgoglio». (E. Schuré)

«Ogni principio naturale di attività produce, durante l’azione, una moltiplicazione di se stesso: come il fuoco comunicato al bosco estrae da questo una più grande quantità di fuoco. (...) E credimi, figlio mio, ogni nostro mistero consiste solamente nel regime e nella distribuzione del fuoco e nella direzione intelligente dell’Opera. Noi dobbiamo fare solo poche cose. Ciò che agisce sulla nostra Opera è la virtù del fuoco, ben regolato, senza che noi si abbia né gran lavoro, né molta manipolazione...». (Tommaso D’Aquino)

«Sempre nell’umo e umili: questa la livella per le rocche dell’arte. La nostra dottrina eterna in umiltà si concentra. Tutto perciò investigato sia questa la conclusione approvata: che il Pitone filosofale non si pasce e non nasce nell’alto Polo ma nell’almo Suolo. (...) Come sto qui sono per gli stolti; [sto] poi in casa di natura [nella mia naturale casa] dove sono i crocchi dei Buoni Filosofi. Il Mago dei Maghi è filosofo su quanti filosofano. Coi nudi piedi che tra l’erbe teniamo la terra rossa noi ti segnaliamo con cui ti si plasmò.» (Dal Coro dei Filosofi nella Chymica Vannus)

«L’alchimia è la scienza immutabile la quale lavora sui corpi con l’aiuto della teoria e dell’esperienza e che, per mezzo di una congiunzione naturale, trasforma questi corpi in una specie superiore e più preziosa». (Ermete)

«Avendo, dunque, conosciuta questa vera materia ho capito che essa doveva essere purificata da se stessa. (...) Quindi una materia, un fornello, una digestione». (Trevisano)